giovedì 10 gennaio 2013

Come capire se ti tradisce: i metodi per scoprirlo


Miriam Tomponzi (il vero nome era Ida Ponzi), figlia del celeberrimo detective italiano Tom Ponzi, ha stilato un elenco di passi falsi e tracce che il Pollicino adultero lascia dietro di sé. Ma, prima dei dettagli, una raccomandazione: svegliatevi e giocate alla gatta col topo!
«Negli ultimi mesi le richieste di clienti (donne) di indagini sul marito si sono letteralmente triplicate». Miriam Tomponzi è stupita ancora da questa crescita esponenziale di tradimenti o sospetti tali. «Il problema non è solo il tradimento. Se si trattasse di una scappatella, beh, lascerei stare e direi alla signora di tornare a casa e non spendere i suoi soldi. Il pericolo è costituito da queste donne che fanno letteralmente perdere la testa agli uomini, con conseguenti guai: famiglie abbandonate, eredità sperperate, beni che spariscono da un giorno all'altro, uomini che cambiano città, paese, lavoro all'improvviso e svaniscono nel nulla». Dalla scappatella al tradimento così fatale e irreversibile però ce ne vuole...
Lo dico sempre alle donne: svegliatevi. Un uomo non impazzisce da un giorno all'altro. Comincia a dare segnali molto prima e, allora, occhi aperti!
Spiega Miriam Tomponzi, «Innanzitutto il posto di lavoro: nei miei casi il 73% dei tradimenti si concretizza in ufficio o nel luogo dove donne e uomini lavorano a stretto contatto. Consiglio immediato: ogni tanto una visitina a sorpresa in ufficio e un pranzo insieme». E se il fedifrago è già andato avanti col fatto? «C'è uno strumento principe nella scoperta del tradimento. Il cellulare. L'87% dei tradimenti viene scoperto leggendo e studiando il cellulare del consorte sospettato». Altro punto debole del fedifrago: la carta di credito e l'estratto bancario. «Una famiglia ha in genere un trend regolare. Se ci sono impennate di spese o destinatari sconosciuti, bisogna cominciare ad indagare».  La macchina è la terza fonte di indagine. Miriam spiega «Kleenex, capelli, residui di briciole o altro sul posto del passeggero: un'occhiata ogni tanto non fa male, dicendo che la sua macchina va pulita ogni tanto, no?». Se poi non ci sono tracce concrete di conti strani, residui in auto, o pranzi misteriosi, allora Miriam invita ad osservare il compagno sospettato.
Segnali del tradimento in atto:
1. Non molla mai il suo cellulare
2. Va spesso in bagno o in luoghi appartati con il telefonino
3. Porta giù il cane in orari insoliti
4. Va a buttare la spazzatura (lo aveva sempre odiato)
5. Sosta in bagno per tempi improbabili
«Gli uomini che tradiscono si riconoscono subito, perché enfatizzanoi loro lati caratteriali. Io li ho divisi in tre categorie: l'euforico, il borbottone, il rancoroso».
Profilo del fedifrago
L'euforico: attenua i sensi di colpa con atteggiamenti di gentilezza nei confronti della tradita, e cura maniacalmente il suo aspetto come mai aveva fatto prima. Diventa distratto in modo preoccupante, passa lungo tempo sdraiato sul letto a fantasticare, vive in un mondo tutto suo e ha sbalzi di umore. Cura il fisico, va in palestra esageratamente, si profuma e sta attento anche alle minime calorie.
Il borbottone: i suoi sensi di colpa si trasformano in malumore. È un continuo brontolare nei confronti della moglie, del mondo, della vita in genere. Non gli sta mai bene nulla, diventa improvvisamente ipocondriaco, non sopporta la confusione e ha gesti di stizza verso chi fa domande del tipo «che ti succede?».
Il rancoroso: è il più pesante da sopportare. I suoi sensi di colpa si concentrano tutti verso la moglie, colpevole di "esistere" e quindi di essere un ostacolo al godimento pieno dell'avventura. Il rancoroso ringhia: contro la compagna, i figli, i parenti, la tv, se la prende con la minestra fredda e l'arrosto che sa di bruciato, si inalbera e sbatte la porta senza un motivo. Ha lunghi silenzi e musi immotivati.

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