domenica 17 febbraio 2013

Terremoto a Frosinone, trema anche Roma. Magnitudo 4.8, case lesionate e un morto in Ciociaria


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ROMA - Una forte scossa di terremoto è stata avvertita intorno alle 22 di sabato nel frusinate, in tutto il Lazio e anche in Abruzzo e Molise. Il sisma, di magnitudo 4,8, è stato sentito chiaramente in molti quartieri romani, dal Tuscolano a Centocelle. Richieste d'intervento per case lesionate sono giunte da diversi paesi della Ciociaria, dove una donna è morta per un malore. Ai centralini dei Vigili del fuoco e della Protezione civile sono arrivate diverse chiamate di cittadini che chiedevano informazioni. La terra ha tremato anche un'ora dopo, alle 23.34, con una magnitudo 2.2-2.3. L'epicentro del terremoto, avvenuto a 10.7 chilometri di profondità, secondo i dati del «Centre Sismologique Euro-Méditerranéen», «è situato 2 km a Nord di Isola Liri, in provincia di Frosinone, a 92 km a Est da Roma e a 63 km a Nord Est di Latina» (qui la mappa interattiva). Nella notte scossa di terremoto di magnitudo 3.7 nei pressi dell'Aquila: è stata avvertita distintamente dalla popolazione. L'epicentro era a 16,6 km di profondità nel distretto sismico del Gran Sasso.

Il sisma, avvenuto alle 22.16, ha avuto come epicentro la zona del distretto dei monti Ernici-Simbruini (i comuni più vicini quelli di Sora, Isola del Liri, Castelliri, Broccostella, tutti nel Frusinate). Nelle zone a ridosso dell'epicentro, e non solo, c'è chi ha abbandonato la propria abitazione, riversandosi in strada. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco di Frosinone di cittadini impauriti. Per alcuni minuti i telefoni sono rimasti isolati. Il terremoto è stato nettamente avvertito anche in alcuni comuni dell'Alta Valle Aniene, in provincia di Roma, al confine con la Ciociaria.

Case lesionate in Ciociaria. In particolare, momenti di grande paura e anche scene di panico si sono avute a Sora, dove in tanti hanno lasciato le prime abitazioni (o i locali pubblici dove molti erano riuniti per la partita Roma-Juventus) e si sono precipitati all'aperto. I telefoni, per diversi minuti, sono rimasti isolati. Anche a Isola Liri non sono mancati momenti di grande paura, così come a Cassino e Pontecorvo. I vigili del fuoco del comando provinciale di Frosinone stanno eseguendo verifiche in queste ore in diversi comuni: richieste d'intervento per lesioni in abitazioni sono giunte da Sora, Broccostella, Casalvieri, Isola Liri e Campoli Appennino. Non ci sono stati feriti. «Abbiamo avuto tanta paura - dice un abitante di Sora - c'è stato un grande boato». Il Comune di Sora sta attrezzando alcune strutture comunali per far passare una notte più tranquilla a chi non vuole rientrare in casa.

È stata avvertita anche a Roma sud, nel quartiere Eur, e in città della provincia, come Zagarolo, la scossa di terremoto avvenuta nel frusinate. Sono state tante le telefonate arrivate nelle sale operative dei vigili del fuoco, polizia, carabinieri e 118 di Roma. A Roma e in provincia non sono comunque stati finora rilevati danni. Il tamtam dall'allarme sul terremoto è viaggiato anche sul web, attraverso i social network di Twitter e Facebook dove si parlava delle scene di panico e di persone che si sono riversate in strada per la paura. L'allarme è rientrato poco dopo e nella Capitale non risultano esserci stati feriti, solo momenti di paura e tante telefonate che si sono susseguite nel giro di qualche minuto.

Abruzzo, Lazio e Molise. La scossa è stata avvertita chiaramente dalla popolazione anche in Abruzzo. Notizie arrivano da Sulmona, Avezzano e Popoli. Paura anche nell'isernino. A Isernia città, molto spavento ma i vigili del fuoco hanno ricevuto parecchie telefonate dai comuni dell'alto Molise che confinano con il Lazio quali Colli al Volturno e Castel San Vincenzo. La scossa che si è registrata nel frusinate si è sentita in tutto l'aquilano e da Sulmona a Roccaraso, da Raiano a Pescasseroli nel Parco nazionale fino ad Avezzano molta gente è scesa in strada. Secondo il 118 di Pescasseroli, centro nevralgico del Parco Nazionale dell'Abruzzo, Lazio e Molise, la terra ha tremato in maniera netta, e anche a Pescasseroli tutto il paese è sceso in strada.

Zona ad alta pericolosità sismica. Il terremoto è stato abbastanza superficiale (la profondità calcolata è di 10,7 chilometri) ed è questo il motivo per cui il terremoto è stato avvertito in un'ampia area, da Roma a Pescara. La zona del frusinate colpita dal terremoto è da tempo sotto la sorveglianza di sismologi. Ha infatti cominciato ad attivarsi poco tempo dopo il terremoto de L'Aquila del 6 aprile 2009. «È una zona ad al pericolosità sismica che stiamo studiando con attenzione», ha detto il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato. «È una zona - ha proseguito - nella quale si trovano faglie attive note e nella quale sono avvenuti terremoti importanti nel passato». Le analisi sui fattori che hanno scatenato il terremoto di questa sera sono in corso. Quello che al momento si può dire, ha osservato Amato, è che i meccanismi presenti nell'area del frusinate sono analoghi a quelli dell'Appennino Laziale- abruzzese.

Notte all'aperto. A Pescasseroli, centro principale del Parco nazionale d'Abruzzo, l'allarme non è ancora cessato, come ammette il sindaco Anna Nanni, la quale spiega che «sono in continuo contatto con la prefettura a L'Aquila». Il comune ha allestito due strutture riscaldate per quei cittadini che non se la sono sentita di dormire in casa dopo lo spavento. Per strada nella notte si sono riversati quasi tutti gli abitanti dei comuni meridionali della Marsica come Villetta Barrea, Opi, Civitella Alfedena. Molti dei cittadini si sono attrezzati per passare la notte in macchina. Tanta paura anche a Sulmona, come riferisce anche il sindaco Fabio Federico: «Ero a casa in pigiama, ho sentito la botta, mi sono vestito e sono subito uscito in strada», racconta. Sulmona è una delle zone a rischio per via di una delle faglie più pericolose di tutti gli Appennini che passa proprio sotto al comune Peligno. «Ho subito chiesto alla Protezione civile di informarsi, ma a Sulmona non ci sono stati danni», ha concluso il sindaco. Nessun problema e nessun provvedimento anche a Roccaraso come ha confermato il sindaco Franco Di Donato.

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