lunedì 29 aprile 2013

l'attentato a Roma




La politica si interroga. L'attentato avvenuto a Roma domenica mattina è la dimostrazione di un clima teso e anche di una disperazione sempre più palpabile nel Paese. Cosa può indurre un uomo a estrarre una pistola e a esplodere a brucia pelo colpi di arma da fuoco all'impazzata? Agli inquirenti Luigi Preiti, l'attentatore, ha spiegato i motivi del suo gesto: "ho deciso di fare tutto questo 20 giorni fa'. L'intenzione era quella di colpire i politici ha detto Preiti confessando il suo gesto al procuratore aggiunto Gianfilippo Laviani nel corso dell'interrogatorio di ieri pomeriggio. Una vicenda che ora fa riflettere il mondo politico. Abbiamo chiesto alcune valutazioni di quanto accaduto domenica mattina ai politici alessandrini presenti a Roma. "Sono immagini che creano sgomento e preoccupazione - ha spiegato il senatore Pd Federico Fornaro. Credo che debbano invitare tutti ad abbassare i toni, le parole sono pietre e possono capitare situazioni come questa, generate da persone che hanno perso ogni freno inibitore. Siamo di fronte a una delle più gravi crisi economico-sociali che si ricordi. Questo può portare a gesti insani come, oltre a quello di domenica, all’uccisione di due impiegate a Perugia. Pur nel confronto dialettico tra maggioranza e opposizione, se manca senso di responsabilità e un linguaggio pacifico, la politica rischia di accentuare la gravità della situazione." Da Fabio Lavagno, onorevole di Sinistra Ecologia e Libertà l'invito è a toni moderati e pacati: "Quando la violenza irrompe nelle istituzioni siamo davanti a un fatto grave e che dovrebbe indurre prima di dare tanti giudizi a una serie di riflessioni e a una maggiore pacatezza a dispetto di quanto accaduto in queste ore. Forse questo gesto, se la politica ha una responsabilità, è figlio di una degenerazione della cultura e del linguaggio politico che ha una storia lunga. Ricordo il dito medio di tanti esponenti al di fuori delle istituzioni per non dimenticare le parole di fuoco guerreggianti che abbiamo ascoltato. La politica in questi giorni non ha dato il meglio di sé e occorre ragionare con pacatezza." Infine Daniele Borioli, senatore Pd: "questo fatto si colloca in un momento di particolare tensione. Sarebbe opportuno capire un po' meglio le ragioni del gesto però è evidente che questo episodio, sommato a molti altri, ci dice che stiamo attraversando un periodo in cui la tensione rischia di superare i livelli di guardia." L'obiettivo di Preiti però erano i politici e su questo Borioli ha replicato così: "sono preoccupato per ciò che comporta questo clima. Certamente tutti dobbiamo fare uno sforzo che riporti la dialettica più aspra a toni accettabili. Poi c'è una sola strada per abbassare la tensione ed è cominciare a fare delle cose per aiutare cittadini, famiglie e imprese ad uscire dalla crisi".

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